Benvenuti al cinema di Silvano Agosti

Benvenuti al cinema di Silvano Agosti

Inauguriamo Il Mondo Nuovo, il nostro mini-progetto editoriale online, ospitando uno scritto originale, dedicato al cinema, che ci ha fatto il grande onore di scrivere ed inviarci il maestro Silvano Agosti.
Silvano Agosti è un geniale artista che ha attraversato gli ultimi 60 anni di storia del cinema creando straordinarie opere senza mai conformarsi al sistema, ai suoi codici e alle sue logiche economiche. Delle sue produzioni ha sempre curato tutto, dalla sceneggiatura alla fotografia, dal montaggio alla post-produzione. Ha iniziato a dedicarsi al cinema dopo aver studiato al Centro Sperimentale con Marco Bellocchio e Liliana Cavani. I suoi primi film sono stati musicati da Ennio Morricone
Agosti è anche riconosciuto come filosofo, poeta e saggista contemporaneo. Le sue opere hanno avuto prestigiosi riconoscimenti e sono state più volte candidate al Premio Strega.
Da oltre 40 anni, Silvano Agosti gestisce il cinema Azzurro Scipioni, un angolo di paradiso nel quartiere Prati di Roma dove si celebra il rito del cinema e la stessa vita del regista: è lui stesso, molto spesso, ad accogliere gli spettatori all’ingresso. Dopo aver rischiato la chiusura nel 2021, la sala è stata salvata dal sostegno di un istituto bancario e sta tornando in questi giorni alla nuova attività di proiezione.

Benvenuti al Cinema! di Silvano Agosti

Vedere un film in sala è un’esperienza poetica invece vederlo al monitor o al telefonino è solo una scelta informativa e non certo affascinante.
Chi seduto in sala vede un film su grande schermo misteriosamente torna ai sei anni di età quando la sua statura era tre volte inferiore a quella dell’adulto. Ciò è dovuto al fatto che l’immagine proiettata su grande schermo è circa tre volte più grande dell’immagine della realtà.
Quindi riporta lo spettatore alle dimensioni di un bambino che si confronta con quelle reali di un adulto.
Al contrario vedere un film, non sul grande schermo di un cinema, ma sullo schermo televisivo o addirittura in miniatura sul telefonino, trasforma lo spettatore in un gigante.
Se su un piccolo schermo appare Marlon Brando, chi guarda lo incontra in una dimensione anche dieci volte inferiore alla realtà.
Ecco perché il cinema in sala risulta affascinante diversamente da quello che appare su uno schermo televisivo o telefonico.
Ecco perché il cinema a schermo grande in sala è spettacolo e il film visto in un piccolo schermo televisivo è semplicemente un evento.
La nostra sensibilità percettiva e anche la memoria dunque preferiscono confrontarsi con le immagini reali, ingrandite almeno tre volte dalla proiezione su grande schermo.
Inoltre la visione al cinema dona anche il piacere di viverla con altri spettatori, offrendo la gradevole sensazione di un’emozione collettiva rispetto a quella individuale.
Citiamo il film di Fellini Otto e mezzo che su schermo grande è affascinante e travolgente, mentre su schermo piccolo risulta tutt’al più interessante.
Ho sempre accolto gli spettatori dicendo “Benvenuti al Cinema”.